Il Monte Kilimanjaro, oltre ad essere il più alto monte africano, è in assoluto anche il più famoso. Si trova all’interno della Great Rift Valley ed è uno stratovulcano formato da tre crateri spenti: Kibo, il più alto con i suoi 5.895 metri, Mawenzi e Shira.
Il Kilimanjaro è una delle montagne più famose al mondo, e non solo per la sua altezza di 5.895 metri, ma anche per la sua variegata flora e fauna, nonché per la sfida che rappresenta per chi decide di scalare la sua cima. In questo articolo, esploreremo le diverse zone che si incontrano sulla via verso la vetta.
L’ascesa attraverso la foresta e la brughiera del Kilimanjaro
Le pendici del Kilimanjaro si estendono fino a 1.800 metri di altezza e sono abitate da molte comunità locali. Qui si trovano terreni coltivati e boschi, dove la fauna è molto varia, con la presenza di molti uccelli, insetti e piccoli mammiferi.
La foresta, che si estende fino a 2.800 metri, è caratterizzata da una grande varietà di piante e alberi, tra cui il senecio endemico della regione. La foresta è molto rigogliosa, ma la salita diventa sempre più impegnativa, fino a raggiungere la brughiera, che si trova tra i 2.800 e i 4.000 metri di altitudine. Qui la vegetazione diventa più rada e si caratterizza per la presenza di erica.
Il deserto di montagna, che si estende tra i 4.000 e i 5.000 metri, rappresenta una zona molto ostile, con escursioni termiche molto ampie tra il giorno e la notte. La vegetazione si riduce drasticamente e non supera le 50 specie, tra le quali muschio e licheni. La fauna è pressoché assente, in quanto gli animali faticano ad adattarsi alle condizioni estreme della zona.
La scalata del Kilimanjaro: come prepararsi
La vetta del Kilimanjaro, che supera i 5.000 metri di altitudine, rappresenta l’obiettivo di chi decide di scalare questa montagna. Qui le temperature diurne possono raggiungere livelli molto elevati, ma la vegetazione è quasi completamente assente, a parte la presenza di licheni. Gli animali sono praticamente inesistenti.
La scalata del Kilimanjaro richiede una buona preparazione fisica e la presenza di guide specializzate e portatori. Ci sono diverse vie di accesso, ma la più comune è la Via Marangu. La scalata è una vera e propria avventura che richiede impegno e resistenza, ma che permette di godere di paesaggi mozzafiato e di scoprire l’eccezionale flora e fauna della regione.